In direzione ostinata e contraria, mentre le chiacchiere sul mondo dello sport sono “monopolizzate”, dagli europei di calcio, cosa anche normale ci mancherebbe, e a livello locale dalle ormai grottesche vicissitudini societarie riguardanti l’Ancona, anche questa settimana ho deciso di dare spazio ad una disciplina di nicchia ma che dà grandi soddisfazioni al nostro territorio: la scherma.

Eh si, perché mentre l’evento principe del “pallone” è il campionato europeo, non va dimenticato che il torneo continentale, per lo sport di spada, fioretto e sciabola è stato solo un preambolo a una “cosuccia da nulla” come le Olimpiadi di Parigi ormai alle porte.

Dovrebbe essere motivo di orgoglio, e sono sicuro che lo sia, avere tra i nomi dei più forti al mondo il “nostro” Tommaso Marini, anconetano di nascita e jesino di adozione, che seppur giovanissimo ha già all’attivo 2 ori mondiali e altrettanti europei, l’ultimo vinto qualche giorno fa.
Avete capito bene, il nostro territorio ha dato i natali ad un vero campione.

Non è la prima volta che questo accade nel mondo del fioretto della provincia di Ancona, d’altro canto sono indimenticabili le gesta di Valentina Vezzali e Giovanna Trillini negli anni passati, e di Elisa di Francisca un po’ più recenti.
Vittorie che hanno portato lustro a Jesi e ribadiscono l’importanza di queste discipline per le città che “sfornano” certi fenomeni.

Anche Ancona dal canto suo ha una solida società e impianti che contribuiscono a far sì che tutta la provincia diventasse un punto di riferimento internazionale per questo sport che, come tutte le discipline meno seguite, trae la sua linfa vitale solo dal sudore e dal sacrifico di tanti piccoli e grandi appassionati che meriterebbero molto più spazio sulle testate nazionali anche se lontani dai contratti milionari.

Non resta che fare un in bocca al lupo a Tommaso per l’imminente avventura parigina sperando che “scherma” e “provincia di Ancona” continuino ad essere associati come sinonimi.