Sono le circa le dieci di una domenica sera di fine aprile quando gli oltre 5000 presenti al Del Conero (Curva Nord esaurita) e tutta l’Ancona sportiva possono tirare un respiro di sollievo: L’Ancona scongiura i play out ed è salva.

Ancona-Lucchese rappresentava l’ultimo sforzo prima di archiviare questa stagione. Una sfida che quasi “grottescamente” appena un anno fa era stata la prima dei playoff promozione e che invece questa volta vedeva di fronte 2 compagini con ben altre ambizioni. I padroni di casa hanno affrontato con determinazione la gara con un avversario che seppur non avesse nulla da chiedere al campionato non ha regalato nulla, rischiando addirittura il vantaggio se non ci fosse stato l’intervento provvidenziale del portiere biancorosso Perucchini. Ne è uscita una partita non bella ma, diciamoci la verità, stavolta del bel gioco non ci interessava. La sconfitta della Fermana, stracciata dal Pescara in casa 3-1, ha contribuito a dare la meritata serenità ai tifosi dorici che, per non farsi mancare nulla avevano avuto in forse fino a venerdì scorso perfino l’ingresso allo stadio per motivi di ordine pubblico. Arriva il triplice fischio finale. I giocatori sotto la Curva, mi consentirete la maiuscola, per festeggiare e un messaggio chiaro dai supporter: questa città merita di più.

I commenti a fine partita di mister Boscaglia che ha riconosciuto l’importanza della piazza che si è trovato ad allenare da un paio di mesi, la presenza di Tiong in tribuna e gli appuntamenti in programma in tema di centro sportivo (il presidente ha confermato l’appuntamento di giugno con l’Amministrazione per l’acquisto del terreno e ha confermato pure l’ambizioso programma per la scalata in serie B), nonché le parole dei giorni seguenti di Roberta Nocelli provata e. in lacrime al triplice fischio finale, fanno sperare che ci sia davvero un futuro da scrivere e soprattutto da programmare. Staremo a vedere.