Chi sei e cosa fai con il Comitato?
Mattia Della Corte, nato e cresciuto ad Ancona, amo viaggiare e conoscere nuove realtà. Mi definirei un “curioso cronico” e amante del bello. Con il gruppo dei volontari del Sentiero del Borghetto stiamo tentando di riconsegnare alla cittadinanza di Ancona uno dei luoghi più interessanti e meno conosciuti della città sotto l’aspetto paesaggistico, ripristinando il sentiero che collega Palombella (dall’ex Birrificio Dreher) al Parco Belvedere di Torrette; è anche collegato al parco Fiorani di Posatora. Il Borghetto è il quartiere spazzato via dalla grande frana di Ancona del 1982 e il prossimo anno ricorreranno i 40 anni dal tragico evento. Il nostro fine è quello di valorizzare questo percorso ormai conosciuto e fruito da tantissimi, fino a poterlo far percorrere a tutti quei genitori che vogliono fare una passeggiata con i propri figli con il passeggino e a chi è obbligato ad utilizzare una carrozzina per muoversi. inoltre mettere in sicurezza tutte quelle persone che quotidianamente passano lungo il tratto di flaminia a 4 corsie, sia a piedi che con la bicicletta. È necessario un passaggio ciclopedonale. La pagina FB dedicata all’Antico Sentiero del Borghetto, è ricca di informazioni ed eventi realizzati. Imponente è stata la raccolta dei rifiuti effettuata in collaborazione con i ragazzi di 2Hands e l’associazione Casa dei Giovani di Piero Alfieri: ben 725 kg di rifiuti raccolti di ogni genere. Le passeggiate alla scoperta della flora spontanea con il circolo culturale Il Pungitopo di Ancona sono sempre riuscitissime. I video musicali realizzati con il tenore David Mazzoni e la pianista Agnese Sanna hanno spopolato nel web. Queste sono solo alcune delle iniziative che abbiamo intrapreso. Stiamo collaborando con tante realtà del territorio anconetano e si sta creando una forte sinergia che ci sta portando a bellissimi risultati, ma soprattutto a un rete di rapporti umani con persone davvero belle.

Cosa desideri per Ancona?
Per Ancona desidero un nuovo umanesimo dove le persone che ci vivono possano godere delle bellezze del territorio e vivere più intensamente il proprio quartiere, magari contribuendo a migliorarlo, scoprendo e riscoprendo quanto il rapporto umano possa fare bene all’animo. In tutto ciò mi auguro vivamente che le auto facciano sempre più posto a pedoni e biciclette.

Quanto sono belle le foto storiche di Ancona senza auto?
Direi basta all’occupazione scellerata dello spazio pubblico da parte delle auto ma cerchiamo un sano ed equilibrato rapporto tra la diversità degli utenti che vivono la strada. È necessario.

Quali sono gli ostacoli che dal tuo punto di vista impediscono a questo desiderio di realizzarsi?
Partiamo dal presupposto che l’anagrafe della città è elevata. Meno giovani significa meno idee e meno innovazione. In poche parole staticità. È necessario che Ancona torni ad essere attraente per i giovani e che questi si spendano nel richiedere politiche volte ad un ambiente migliore e più fruibile. L’ambiente è la chiave per passare realmente al nuovo millennio. Le città che stanno attuando politiche di questo genere sono le più attraenti e vivibili.

Che risposta stai ottenendo dalle persone?
Abbiamo incontrato centinaia di persone entusiaste di quanto stiamo realizzando come semplici volontari. Molti si sono spesi personalmente nell’aiutarci dedicando un pò del loro tempo e con le loro “braccia” nella realizzazione di quest’opera.