Ci racconti che cos’è La Cupa e che cosa fate?
La Cupa è un prefabbricato di 500 mq degli anni ’70, autogestito dal collettivo che da 14 anni cura la sua continua rigenerazione, ed è nato dalla necessità di attivare uno spazio in città in grado di creare eventi artistici e/o legati alla convivialità, e dalla volontà di sperimentare forme differenti di socialità, capaci di rendere efficace l’agire comunitario con i percorsi individuali di ricerca (artistici o esistenziali) dei singoli componenti il collettivo. La Cupa è così allo stesso tempo uno spazio creativo e uno spazio di vita, che continuamente viene attraversato da sollecitazioni ed esigenze differenti, che spingono al processo di rigenerazione sia sul piano strutturale che in quello della socialità condivisa. Oggi la Cupa è uno spazio dotato di una sala prove, una serigrafia, un laboratorio di falegnameria, oltre ad altri spazi che di volta in volta si trasformano a seconda del processo creativo in atto ed alle sue esigenze. È il caso ad esempio del HackLab, il laboratorio di informatica che negli anni scorsi ha realizzato il prototipo di una centralina di rilevamento delle polveri sottili. Anche la corte esterna all’edificio è continuamente curata nelle sue aree verdi, con la piantumazione di alberi e uno spazio adibito ad orto; ed è un’area altrettanto importante utilizzata e attrezzata come set location per la realizzazione di video da numerosi artisti, o per eventi di street-art. Le pareti interne ed esterne della Cupa ospitano i lavori di artisti anche di fama mondiale, e sono in parte visibili on line sulla neonata piattaforma regionale MADAM MUSEUM (https://www.madam-museum.it/).
Che sogno avete per la città e cos’è che lo blocca?
Il nostro progetto Ancona città mitica è stato scelto dall’Amministrazione comunale per la candidatura di Ancona capitale della Cultura 2022 (https://www.ancona2022.com/ progetti.php#progetti-7, alcuni video disponibili qui: https:// www.comune.ancona.gov.it/ ankonline/cultura/la-cupa/9, Ancona). Suggeriamo la possibilità riscrivere con le arti l’identità della città sfruttando il buco informativo e documentale dovuto alla distruzione di tutti gli archivi della repubblica marinara in pieno Rinascimento. Come scriviamo nel progetto, senza identità non possiamo formare alcun tipo di comunità. Solo ripensando la nostra identità, anche attraverso l’arte, possiamo accettare chi siamo e dialogare in modo costruttivo con persone, idee, prospettive che entrano nel nostro territorio. Ancona città mitica è un progetto di rigenerazione percettiva e immaginativa della città, che se perseguito come focus comune anche dagli altri attori locali interessati alla rinascita della città, porterebbe ad una nuova ed assolutamente inedita visione del capoluogo e delle sue peculiarità, potendo attivare risorse mai considerate o utilizzate in modo armonico.