Qual è lo scopo di Impronta Animale?
Impronta Animale nasce ad aprile 2020, in piena pandemia, come pagina di divulgazione su Instagram fondata da me, Greta, attuale Presidente dell’Associazione. Ad essere sincera, non mi ha mosso uno scopo ben preciso. Durante la triennale qui ad Ancona, ho spesso pensato di fare qualcosa del genere, ma non mi sentivo mai abbastanza pronta. E questo desiderio è rimasto fino al 2020. Ero a casa mia in Campania, con solo i miei genitori e due gatti. Fortunatamente abito davanti ad un bosco e in quei mesi, stando a stretto contatto con la natura, ho deciso di aprire la pagina e parlare di ciò che stavo studiando, in anonimo e divertendomi. L’anno dopo ho coinvolto Valentina, fino a metà 2022, quando si sono uniti a noi altri amici e abbiamo trasformato Impronta Animale in un’associazione di divulgazione scientifica. Non è stato facile, ma ci siamo riuscite grazie alla nostra voglia di metterci in gioco, buttandoci insieme in un progetto che ci emozionava. Ora, quindi, uno scopo ben preciso c’è: portare la scienza alle persone, in modo semplice, comprensibile e divertente. E penso sia una cosa molto importante oggi, dove chiunque può accedere alle informazioni tramite internet, anche se non sempre sono vere. Infatti, siamo tempestati da fake news o notizie riportate scorrettamente. Inoltre, ormai sono poche le persone che leggono un articolo intero. Il giornalista deve puntare al famoso clickbait, catturando l’attenzione dei più attraverso il titolo, spesso allarmista o semplicemente falso. Per cui, il lavoro del nostro team, è quello di cercare informazioni attendibili, leggendo articoli scientifici, e trasformarle in un contenuto semplice, veloce e veritiero.

Che attività e progetti portate avanti?
Le nostre attività sono: divulgazione scientifica sui social, sul nostro sito e nelle scuole, e l’organizzazione di eventi di divulgazione. Tutto tramite un forte coinvolgimento del pubblico. Per la divulgazione sui social e sul sito abbiamo la fortuna di avere dei collaboratori con diversi background e questo ci permette di ampliare gli ambiti di cui parlare. Poi, ovviamente, siamo molto legate ai nostri Aperitivi Scientifici, in cui ci aiutano Legambiente Pungitopo e Zucchero a Velò, che ci ospita. Ci piace collaborare anche in eventi che parlano delle nostre tematiche: per esempio domenica 21 Aprile abbiamo curato la parte di divulgazione scientifica durante l’evento di raccolta di Plastic Free, al Passetto, in cui abbiamo avuto modo di spiegare ai partecipanti del clean up e ai passanti l’inquinamento da plastica e i suoi impatti non solo sull’ambiente e sugli organismi marini ma anche sull’uomo. Infine, domenica 28 Aprile abbiamo tenuto un evento di divulgazione sulle Donne nella Scienza in collaborazione con Casa delle Culture e la libreria indipendente di Osimo “Oh che bel castello”.
Abbiamo altri progetti in mente che speriamo riescano a vedere la luce un po’ per volta, ma niente spoiler, anche perché da buona campana sono scaramantica.

Quali riscontri state avendo e che tipo di supporto la città potrebbe darvi?
Con gli Aperitivi Scientifici abbiamo stuzzicato la curiosità degli universitari che non mancano mai a questi appuntamenti. Stiamo cercando anche di entrare in contatto con i cittadini e questo è un po’ più difficile. Abbiamo conosciuto diverse realtà, con cui vorremmo sviluppare diverse cose, magari anche eventi meno informali per attirare la popolazione abituata ad un’impostazione più classica. Che tipo di supporto può darci la città? Ad essere sincera mi sento più di dirti che siamo noi a voler dare ai cittadini, ma senza alcun dubbio stiamo cercando un maggior coinvolgimento anche delle realtà locali, un maggior contatto con le scuole, la volontà di aprirci le porte a vicenda per conoscerci meglio. Una mancanza che si sente è la possibilità di poter usufruire di un luogo, comune anche con altre associazioni, dove poter svolgere attività e mostrare ai cittadini chi siamo.

Cosa percepite sul contesto cittadino, dal vostro punto di osservazione?
Partiamo dal presupposto che nell’associazione non ci sono ancora anconetani. Ci sono diversi marchigiani e poi i fuorisede, come me. Quindi puoi capire che ognuno di noi viene da realtà diverse, ma siamo un po’ tutti dello stesso avviso: è difficile entrare nel cuore degli anconetani, ma non impossibile, ed è proprio a questo che noi vogliamo mirare. C’è una grande voglia di imparare, di fare, di parlare, di ascoltare. Un po’ per volta, ci stiamo riuscendo e quando accade è meraviglioso. Poco prima che diventassimo associazione, durante lo Sharper night, abbiamo conosciuto un’insegnante e con lei c’erano dei bimbi. Quella notte, mentre parlavamo loro dei nostri progetti all’Università, i loro occhi si illuminavano e le loro domande aumentavano. Questo è stato ciò che ci ha dato la spinta e che ci spinge ogni volta che finiamo un evento o un incontro nelle scuole ad andare avanti. La curiosità e la sete di conoscenza di un mondo che ci circonda ma che spesso rimane solo questo, un contorno. Noi siamo il tramite tra questo mondo e la quotidianità delle persone. Tra la voglia di sapere, ma la mancanza di tempo e mezzi. E gli anconetani su questo sono molto aperti, quindi si tratta solo di avere pazienza e, per noi, di uscire fuori dal bozzolo.

Quali sono i prossimi appuntamenti?
I prossimi appuntamenti sicuri, quindi già organizzati, sono gli ultimi Aperitivi Scientifici che si terranno: uno a maggio con il Dr. Nardi che ci parlerà di come dai rifiuti si possa creare energia e uno a giugno, l’ultimo per quest’anno, con il Dott. Fraboni che ci parlerà di economia, sostenibilità e parco del Conero.
Intanto stiamo organizzando altro, ma nulla di ancora certo; quindi, rimanete aggiornati seguendoci sui social o sul sito nella sezione “Eventi”.